Da quando la L. 96/2017 ha definito l'applicazione della cedolare secca anche agli affitti brevi stipulati tramite intermediari immobiliari, imponendo l'obbligo per questi ultimi – se incassano o intervengono nel pagamento – di operare una ritenuta del 21% quale acconto dell'imposta sul reddito dovuto dal locatore, i proprietari si trovano a ricever Cu spesso errate, fonte di caos e possibili controlli.
Spesso infatti accade che tali piattaforme (vedi Airbnb o Booking) indichino un solo CIN, anche in presenza di più immobili registrati oppure che il reddito venga attribuito al gestore dell'account (spesso un figlio), e non al proprietario reale dell'immobile, oppure è già stata operata una ritenuta..
L’Agenzia Entrate come al solito non ha fornito ad oggi una soluzione operativa e non vi è nessuna posiibilità di correggere il precompilato, salvo istanza scritta all’Agenzia di dubbia efficacia però…