La Legge di Bilancio 2023 al comma 322 precede una disposizione volta a tentare di risolvere il problema dell’innalzamento dei tassi dei mutui a tasso variabile mediante trasformazione a tasso fisso.
In particolare, richiamando le disposizioni originariamente previste dal decreto-legge 70/2011, i mutuatari beneficiari di questa agevolazione sono coloro che per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione, hanno acceso mutui ipotecari con le seguenti caratteristiche:
- stipula o accollo prima dell’entrata in vigore del provvedimento in esame, 01.01.2023;
- importo originario non superiore a 200 mila euro;
- tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto.
Sono ulteriormente specificati i seguenti requisiti soggettivi:
- ISEE, al momento della richiesta di rinegoziazione, non superiore a 35 mila euro;
- non avere avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, salvo diverso accordo tra le parti.
Inoltre, si potrà concordare sia l’applicazione del nuovo tasso fisso per un periodo inferiore alla vita residua del finanziamento, sia un allungamento del piano di rimborso per massimo 5 anni sempre che, al momento della rinegoziazione, la durata residua del mutuo non superi i 25 anni.
Si rammenta che la procedura di rinegoziazione deve essere necessariamente richiesta entro il 31 dicembre 2023.
Gennaio 2023.