A differenza che negli scorsi anni, la Finanziaria 2021 appena approvata non apporta modifiche sostanziali al regime forfettario. Si ricorda che possono acceder a tale regime le persone fisiche esercenti attività d’impresa. Arte o professione con i seguenti requisiti:
a)i ricavi annui non devono eccedere i 65.000 euro;
b)i lavoratori dipendenti possono accedere a questo regime soltanto se il loro reddito annuo da lavoro dipendente è inferiore a 30.000 euro;
c)le spese per il personale (stipendi e compensi) hanno un limite di 20.000 euro.
Inoltre restano cause di esclusione dal regime:
1)avvalersi di Regimi speciali IVA o di Regimi Forfettari di determinazione del reddito;
2)partecipare contemporaneamente all’attività di società di persone, associazioni professionali o imprese familiari;
3)effettuare in via esclusiva o prevalente cessione di fabbricati o porzioni di essi, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
4)emettere prevalentemente fatture (per più del 50% di quelle totali) nei confronti del tuo attuale datore di lavoro o di quello avuto nei due anni precedenti l’apertura della tua Partita IVA.
Il reddito imponibile viene determinato applicando ai ricavi conseguiti un coefficiente di redditività determinato per ogni codice ATECO, e a questo si applica un’imposta sostitutiva pari al 15% (riducibile al 5% nei primi 5 anni di attività).
E’ un regime sicuramente vantaggioso che consente di non essere obbligati ad una serie di adempimenti, quali la fatturazione elettronica, ma che occorre comunque valutare in quanto ad esempio non consente di usufruire di nessuna detrazione spettante, a meno che non si abbiano altri redditi imponibili.
4 Gennaio 2021